Un milione di granelli di sabbia | chi siamo



DIETRO AL FILM

EVA PATTIS ZOJA (PROTAGONISTA)

La dott.ssa Eva Pattis Zoja, psicanalista junghiana per adulti e bambini, ha fondato il metodo EXPRESSIVE SANDWORK basandosi sulla Psicologia Analitica di C.G. Jung e sulla Sandplay Therapy sviluppata dall’allieva junghiana Dora Kalff ispirata a sua volta dalla pediatria londinese Margaret Lowenfeld. Il Sandwork Espressivo è stato applicato in diverse situazioni di difficoltà, in particolare con pazienti in età evolutiva in Ucraina, Romania, Palestina, Cina, Colombia, Malaysia, Germania, Sudafrica, Argentina.


TRAILER


MATERIALI D’ARCHIVIO

Il film accoglie diversi materiali d’archivio tra i quali spiccano i lavori di due dei più importanti foto reporter degli ulitmi anni, grazie al lavoro di ricerca di Associazione Culturale Zona.

Andy Rocchelli è stato un giornalista, fotoreporter e fotografo italiano. Fotoreporter freelance professionista, è stato fondatore e membro del collettivo di fotografi indipendenti Cesura.

Zmnako Ismael Khalid è un giornalista, fotogiornalista, documentarista e direttore della fotografia premiato al 20th Rory-Peck festival nel 2015. Firma per Metrography. la prima agenzia fotografica irachena.

Sono inoltre presenti materiali provenienti dal fondo fotografico della famiglia Pattis, dell’Archivio Provinciale della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige e PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO – ALTO – ADIGE Archivio provinciale, Archivio fotografico/Collezione Steinkeller JULIUS.


“Il trauma ostacola la capacità di raccontare”



ANDREA DEAGLIO (REGISTA)

é un film-maker italiano impegnato nel documentario creativo a sfondo sociale dal 2005. Ha diretto e lavorato a numerosi documentari per il cinema e la televisione, tra cui Nera – non è la terra promessa (2007, Italia, 22’)  vincitore del Premio Anello Debole; Il futuro del mondo passa da qui – City Veins (2010, Italia, 63’) vincitore del Premio JORIS IVENS per la migliore opera prima internazionale al Cinéma du Reel; Storie di uomini e lupi (2015, 70’, Italia/Francia) vincitore del premio come Miglior Film Italiano al Cervino Cine Mountain;   Show all this to the world (2015, Italia) selezionato in vari festival internazionali; I cinque punti (2023, Italia, 20’) vincitore della Menzione Speciale al Festival Liberazioni), un cortometraggio nato in un carcere minorile.



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